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Paolo Uboldi, Varese, 1982. Vive e lavora a Milano.
Dopo la laurea al Politecnico di Milano inizia a sviluppare vari progetti tra arte, design e architettura ponendo sempre al centro delle sue ricerche il rapporto tra tecnica e pratica, innovazione e tradizione, tecnologia ed ambiente.
Website: www.truo.it
L’uomo ha sempre vissuto un rapporto contrastato con la natura; da una parte ne apprezza l’immensa ed infinita bellezza, dall’altra ha sempre avuto la necessità di misurarla, catturarla o modificarla per soddisfare le proprie esigenze. I canali che cingono l’isola ne sono dimostrazione diretta.
L’installazione, attraverso la rappresentazione ironica di una utopica trappola celeste, vorrebbe diventare la rappresentazione di questa dicotomia.
Il visitatore per un momento immaginerà che il cielo sia rimasto intrappolato in uno spazio parallelo a quello naturale come Narciso dalla propria immagine riflessa.
Un’isola parallela all’interno di un’isola reale.
Lo spettatore immaginerà che la scala possa esser l’accesso a questo spazio parallelo, pensando che la trappola sia riuscita nel proprio intento. Avvicinandosi pero’ questo inganno verrà piano piano svelato lasciando nella persona l’impressione che gli elementi naturali possono solo esser ammirarti e contemplati nella loro integrità.
Il sogno rimarrà un sogno.
